Me on air

Domenica scorsa, nella sede dell’emittente triestina Radio Fragola, ho registrato insieme agli altri studenti del Master in Comunicazione della Scienza un programma radiofonico dedicato al ritorno al nucleare.

La trasmissione andrà in onda sabato 29 maggio alle 16.30 e conterrà interviste a Margherita Hack, Giovanni Bachelet, un rappresentante di Legambiente e molte altre personalità. Nel finale, un divertentissimo sketch ideato da Roberto Inchingolo e Flavio Perna.

Per chi non fosse triestino, la radio trasmette in streaming live su questo sito.

Update. È disponibile da ascoltare in podcast tramite questo link.

Ragazzi di periferia

Ferrara Inchiostro

Ferrara, 3 ottobre 2008, ore 13:20. La Redazione di Inchiostro in trasferta al Festival della rivista “Internazionale” è nel panico. Tra qualche istante riceverà una telefonata dal programma radiofonico universitario Radio Campus Pavia per un intervento in diretta. Computer e chiavetta TIM sono quindi strumenti indispensabili per poter ascoltare il programma, con il cofano dell’auto a fungere da scrivania.

Si parla di Nokia. Quest’ultima ha appena presentato il suo nuovo gioiellino ingegneristico in diretta concorrenza con l’iPhone di Apple, che “in America costa 199 dollari, mentre qui in Italia ci vogliono 499 euro”. Informazione parziale e scorretta: in America è obbligatorio l’abbonamento che ti tiene incollato all’operatore per due anni, mentre in Italia l’ultimo ritrovato tecnologico della Mela si può acquistare senza obblighi. O con questi ultimi, ovviamente, a 199 euro.

L’idea è che alle 13:30 si doveva già essere tutti in pista nella ridente città romagnola, ma la diretta slitta (spazialmente, non temporalmente) vicino all’uscita autostradale di Ferrara Nord, posizionata in una ridente periferia tra un capannone industriale e un incendio.

Il presentatore presenta (nomen omen) le nuove stelle di Radio Campus Pavia: M e G. Nel parlare di viaggi, si divideranno i ruoli come farebbero Qui, Quo e Qua: a M spettano tutti i “cioè”, “insomma”, “allora” e l'”eh” tipico di chi non sa cosa dire; G completerà le frasi per renderle sensate. E milioni di persone andranno all’Oktoberfest per dimenticare, con l’alcool, di aver ascoltato il programma.

L’attesa prosegue. Oltre che spazialmente, la diretta è slittata anche temporalmente. Forse i nostri eroi sarebbero arrivati, se non al Teatro Nuovo dove si svolgeva il primo incontro, almeno all’albergo.

Tocca a G, che presenta senza mezzi termini la mostra di Correggio che si sta tenendo a Parma in questi giorni. Questo suscita l’ilarità del presentatore, che non riesce a trattenersi dopo aver sentito il nome del pittore, peraltro piuttosto famoso.

Alice non sa cosa dire, deve inventarsi qualcosa. Soprattutto deve sembrare davvero davanti al Teatro Nuovo, e i rumori della periferia di Ferrara non sarebbero stati sufficientemente credibili. Il telefono squilla, Alice si chiude in auto dove regna un religioso silenzio.

“Ciao a tutti. Sono qui in piazza a Ferrara davanti al Teatro Nuovo; piazza gremita di gente in attesa del primo incontro del festival… Scusa ma non ti sento bene perché qui c’è un sacco di gente!”

Il fatto che poi nessun incontro si sia tenuto al Teatro Nuovo perché inagibile rimane un’informazione del tutto irrilevante. The show must go on.

Da parte di un allocco

Aldo Forbice

Egr. Prof. Forbice,
sono un neolaureato in matematica di 24 anni e ho seguito con grande dispiacere la puntata del suo programma “Zapping” di ieri (29 aprile 2008).

Durante la trasmissione Lei ha definito “allocchi” le persone che ascoltano le “cretinate” di Beppe Grillo. Ebbene, io sono uno di questi “allocchi”, non senza un po’ di orgoglio.
Un po’ come quei “coglioni” che non votano Berlusconi.

Ma forse è più efficace che io mi presenti:

  • Sono un libero professionista con partita IVA, un precario, perché ormai le aziende assumono raramente, con stipendi da fame.
  • Collaboro con un giornale studentesco della mia Università e tutti i giorni vedo casi di finti stage sottopagati all’interno dei giornali per ottenere il tesserino di giornalista.
  • Pago regolarmente le tasse, con una pressione fiscale del 40%, pur sapendo che lo Stato Italiano, a partire dal mese prossimo, dovrà versare 300 mila euro al giorno come ammenda per non aver rispettato la sfilza di sentenze che avrebbero dovuto spedire Emilio Fede e Rete4 dove non avrebbero più dato fastidio a nessuno.

Tutti e tre i punti sopra descritti sono stati più volti toccato da Grillo, ma nessun giornale né televisione ne ha mai fatto accenno. Vedo quindi i tre referendum del 25 aprile promossi dal comico come una valvola di sfogo per tutti coloro che vogliono cambiare il mondo in cui viviamo e che cercano, per quanto in Italia sia pressoché impossibile, di migliorare la propria condizione di vita.

Certo, è normale che le persone come Lei, dal piedistallo dell’Ordine dei Giornalisti, non vedano di buon occhio le proposte di Grillo, ma definire “cretinate” ciò che dice e “allocchi” quelli che lo stanno a sentire non può che confermare che c’è davvero bisogno di questi referendum.

In attesa di una Sua replica, porgo distinti saluti.
Alessio Palmero Aprosio

[Per chi ancora non avesse firmato per i referendum del V2-day, qui potete trovare i banchetti allestiti per il mese di maggio]